Caro Dottor Butera,
il vostro sottoscritto servitore,
vi rinnova quell'umile preghiera,
che a voce ebbe l'onore
di rivolger a voi per l'eccellente
suo carissimo amico
V. Federico,
lator della presente.
Della vostra squisita cortesia
e della vostra equanime indulgenza
egli l'attenderebbe una licenza
nuova e... discreta di convalescenza:
fate, caro dottore, che così sia.
Abbiatevi la mia
riconoscenza e quella dell'amico
V. Federico.
Per tutti e due mi dico
con amicizia vera
il vostro devotissimo Butera.
1945 (da Lettere...)
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