La poesia di Vittorio Butera
La poesia di Vittorio
Butera, per tanti di noi, ha il potere magico di riportarci indietro
nel tempo " A ttiempi e mo luntani un sse sa qquantu ",
" a ri felici tiempi e quatraranza " quando
" a nanna filava chianu, chianu 'tramente me cuntava 'nna
rumanza". Essa ci dà la
possibilità di rituffarci nel passato e ritrovare e rivivere tante
storie di gente e d'animali che Butera racconta con lo stesso
linguaggio, lo stesso tono sommesso dei nostri avi e, come allora con
una morale già implicita nel racconto.
Con
lui si ha l'impressione di accompagnarci a un vecchio amico che ci
prende per mano, e, con un sorriso bonario, ci guida tra i luoghi del
paese a lui familiari, raccontandoci fatti, descrivendoci paesaggi,
facendoci conoscere persone , animali e cose.