Mentre scendea la sera
Foschissima dell'anno
Che tanto duolo m'ha recato e danno,
Giungeva, per compenso da Nocera,
Da suggelli protetta,
Capace una cassetta,
E le teneva dietro
Un fiasco ampio di vetro.
Scoperchio e guardo. Nella cassa c'era
Del mio palato la delizia vera:
L'odorante origano, la nera
Deliziosa , morbida olivetta
Dei clivi di Nocera.
Sbottiglio e mesco: evviva!
Cola dal fiasco il fino
Biondo figliuolo della nera uliva
De' colli di Guarino!
Mentre ringrazio reiteratamente
La famiglia Ventura
Che ha avuto la premura
Di farmi un sì piacevole presente,
A un San Federico appeso al muro
Raccomando il futuro.
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