Messa in musica e recitata “Mamma Carmela”, lirica simbolo del poeta
Le lettere di Butera
La presentazione del libro organizzata dal Circolo “Placanica” di Catanzaro
«IL dialetto è quasi scomparso, ricordato solo attraverso gli scritti e le rappresentazioni teatrali - affermal’assessore comunale alla Cultura Antonio Argirò nel corso degli eventi programmati all'interno della
XII Settimana della Cultura - ma ciò non è sufficiente per la salvaguardia di un patrimonio linguistico;
il linguaggio dialettale deve essere parlato, tramandato attraverso la bocca dei bambini, per mantenere viva
questa importante tradizione culturale, prendendo anche ad esempio altre regioni e nazioni e valutando,
se necessario, l'inserimento della lingua locale nella programmazione scolastica».
Questo il messaggio lanciato dall'assessore e teso al recupero delle identità locali ed alla valorizzazione
della poesia dialettale, in occasione della presentazione del libro di Vittorio Butera dal titolo “Lettere in prosa
e in versi”edito dal “Centro Studi Vittorio Butera” di Conflenti, paese d'origine del poeta vissuto tra il 1877 ed
il 1955. “L'evento - organizzato da Antonio Barbato presidente del Centro Studi unitamente al circolo Placanica, rappresentato dal professor Luigi La Rosa ed a Gianni Bruni, presidente del Circolo di Filatelia e
Collezionismo - ha come obbiettivi quello di commentare e far conoscere l'opera del poeta Butera, rafforzare
il rapporto con le amministrazioni locali affinché si possa creare un centro di raccolta, un museodei suoni
e delle tradizioni locali, offrendo spazio alla poesia dialettale di tutti gli autori calabresi. Promuovere
inoltre - continua Barbato - la conservazione e la pubblicazione di circa 40 quaderni inediti messi a disposizione negli ultimi due anni, nell'interesse di tutti come per ogni forma d'arte, dalla signora Anna Vitale nipote dell'ingegnere-poeta.
L'opera è stata non a caso presentata presso la sala “Placanica” dalla direttrice Maria Teresa Stranieri
della biblioteca “Filippo De Nobili”, alla presenza di un numeroso pubblico, tra cui il poeta Achille Curcio e
gli assessori dei Comuni di Sersale e Conflenti, con lo scopo di riavvicinare il tradizionale bacino di utenza
della cittàdi Catanzaro, dove il grande scrittore ha vissuto e lavorato per circa 45 anni come ingegnere capo
dell'Amministrazione Provinciale.
«Due le dimensioni caratterizzanti il poeta - afferma la saggista e parente Vittoria Butera nel presentare
la raccolta del poliedrico parente -quali la lirica e la fabula, che raggiunge così un modello altissimo,
pronto raccontare i pregi ed i piccoli difetti dei suoi amici e conoscenti».
Poeta ironico e dello stare insieme, delle epistole dall'immediata comunicazione, delle lettere agli amici a
cui dedicò numerosissime poesie autografe, della satira frizzante e spesso arguta e piccante, del narratore
dei malesseri e delle piccole gioie quotidiane. Nell'articolato appuntamento culturale, insieme alle poesie
recitate da Battista Folino del Centro Studi è stata messa in musica e recitata “Mamma Carmela”, poesia simbolo dell'arte di Butera, drammatizzata con emozione ed enfasi dal “Cantastorie” Renato Nunnari accompagnato da chitarra e mandolino. «Una scossa in senso culturale alla città -afferma il professor La Rosa - dove non è importante la passerella di personaggi più o meno noti,ma il taglio che si vuole dare alle iniziative che è quello di produrre cultura
(da il Quotidiano del 21-aprile- 2010)
mercoledì 21 aprile 2010
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il mio sito è piu d'un commento .
RispondiEliminawww.catanzaro-un-poeta-un-mandolino.com
1800 file . 100 sul mare .
nella sezione poesia :
chjacchieri e nu catanzarisa ! in dialetto naturalmente -