Casalinuovo, Colosimo, Luigino Costanzo, Pane.

                                                                                 Catanzaro, 10 dicembre 1944


   Carissimo Gabriele,
  ho voglia di scriverti a lungo, perciò mi devi permettere di usare la macchina: faccio più presto ed il tempo è  denaro.  

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Il Professore Perri mi aveva già mandata la poesia di Michele, scritta per il nostro Casalinuovo. Quasi contemporaneamente me ne  pervenne  una dell'autore. Ricevo ora anche la tua. Come ho ringraziato gli altri due, ringrazio anche te, per la cortese premura. Non ti nascondo che mi aspettavo qualcosa di meglio; ma quel che dico ora a te non ho osato dirlo a Michele, perché ad un discepolo ( schiappino, per giunta) non è lecito giudicare dell'opera del maestro.

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Alfonso Colosimo è un amico recente, ma è tanto affettuoso.Abbiamo subito simpatizzato ed ora mi pare di averlo sempre conosciuto. Per di più ha molta indulgenza per i miei scarabocchi, e i doveri della gratitudine me lo rendono sempre più caro. Sono lieto di apprendere che legami di amiciziae parentela lo uniscono a te. Sempre che  mi vede, mi chiede diandarlo a trovare a Motta. Io gli prometto con entusiasmo la visita; ma non concludo mai, perché la mia pigrizia cresce in proporzione degli anni e del ...tonnellaggio. Se ci venissi anche tu, forse, mi deciderei. Non ora, si capisce, ma nella prossima bella stagione. Tempo fa avevamo stabilito di andarlo a rovere con Don Luigi, con Sala, con te. I due Luigi ci sono andat: noi fummo messi nel dimenticatoio.
Quel cattivo tempo che ti ha impedito, due mesi fa, di andare alla ricerca di funghi ( di quei funghi che a te piace cercare e non mangiare, ed a me piacerebbe  mangiare e non cercare) è stato, a mio avviso, provvidenziale. Senza di ciò, saresti diventato tu stesso il signor Rocca delle camminate! Ed allora, quale rabbia maggiore per tutta la tua vita! Verso la fine dello scorso novembre, un signore del quale non ricordo il nome, capo di non so quale ente, con filiali a Vibo, a Reggio ed a Cosenza, mi pregò per una lettura di versi da fare nelle città sopraddette, a beneficio dell'ente stesso. Una tournée, insomma! Mi denegai, col debito garbo, adducendo a giustifica i rigori della stagione, le difficoltà del viaggio, le mie condizioni di salute, ecc. ecc. Ma, per dirtela franca, chi mi ha trattenuto dall'accettare è stato lo spavento del pubblico cosentino che so tanto esigente. Se mi decidessi a rompere il ghiaccio, posso contare, fin d'ora sulla tua parte di...fischi?
Chiedendo a Don Luigino mie notizie, hai scelto una cattiva strada.
Egli è talmente preso dal suo lavoro che non deve recar meraviglia se dimentica qualsiasi altro impegno. Il biglietto trattenuto sessantacinque giorni  sulla sua scrivania è la migliore e la più convincente  delle dimostrazioni. Per aderire alle tue sollecitudini, ecco in breve e direttamente il bollettino della mia ex-malattia: l'operazione subita è stata grave, non per la natura del male, ma per i progressi che  aveva fatto durante dieci anni di colpevole trascuratezza; per la mia età inoltrata; per ler molte aderenze; per l'adipe addominale. E' riuscita bene ed ora posso dirmi guarito, Grazie vivissime pel tuo fraterno interessamento.
Mi gode l'animo di sentirti nonno! Possa il tuo nipotino, insieme con i suoi genitori, ritornare presto ed incolume ed allietare la...vecchiaia di un avo tanto giovane!
Mi ferm o qui. Anticipando gli eventi, auguro a te ed ai tuoi, anche a nome di mia moglie, buon Natale e buon anno nella pace e nell'abbondanza.
Tuo aff.mo amico Vittorio Butera